Irene ha trentatré anni, è di Spoleto.
Quando è caduto il muro di Berlino era al sicuro, nel pancione di mamma Franca. Ha deciso di affrettarsi, per vedere il mondo che stava cambiando, curando la ferita del confine tra le due Germanie. Ha lottato per il suo arrivo prematuro e papà Moreno ha pregato e scongiurato i medici, sperando un giorno di poterci parlare, con la sua bambina di 6 mesi. Irene, perché Irene significa pace.
E adesso Irene non solo parla, ma racconta: racconta che tra 10 giorni torna a Berlino per la quarta volta, non come turista, ma come Atleta azzurra nella gara regina, i 100 metri piani ai Giochi Mondiali Special Olympics. Una gioia senza confine.
Irene Orazi
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