Grace gareggerà nell’atletica, utilizza lo sport come mezzo principale per rompere le sue inibizioni.
“Ero un’ introversa e fare sport con un Movimento tanto grande come Special Olympics mi ha aiutato molto. Non ho più paura di parlare con la gente”, dice la velocista dei 100 metri e salto in lungo.
“Ho anche imparato a gestire le cose da sola grazie ai viaggi che faccio per partecipare ad eventi e gare”, ha affermato Grace. Più che vincere una medaglia ai World Games, vuole inviare un messaggio forte agli altri Atleti affinché utilizzino tutto ciò che è in loro potere per superare i propri limiti.
“Sì, gareggiamo tutti ai Giochi, ma si tratta anche di divertirci facendolo. Si tratta di usare tutta la nostra forza di volontà per superare i nostri limiti. Per me questa non è solo una competizione, tutti coloro che gareggiano sono già vincitori”.
Grace desidera anche che le persone si presentino in gran numero per l’evento a Berlino.
“Mi auguro che i più giovani si mettano a disposizione per sostenerci. Mi piacerebbe vedere in particolare studenti e insegnanti partecipare perché imparino a capirci e sappiano che stare insieme ci aiuta, aiuta tutti a vivere più serenamente”.
Grace ha anche un suggerimento per tutti i governi del mondo:
“Vorrei che sostenessero questo Movimento perché ci dà l’opportunità attraverso lo sport di mostrare a tutti che ognuno di noi ha le proprie capacità. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è l’opportunità di metterli in mostra e il supporto di tutte le persone coinvolte”.
Insieme allo sport, anche la musica ha svolto un ruolo chiave nel dare a Grace il sostegno e la fiducia di cui aveva tanto bisogno.
Fa parte della Banda “La Si Puo Fare” composta da ragazzi e ragazze con disabilità. “Facciamo molti concerti e questo mi ha aiutato a essere più indipendente.