Fabio ha 30 anni, ha un carattere solare e allegro. È appassionato di trattori e macchine da giardino. Gli piace andare in bicicletta e far passeggiate in montagna – racconta la mamma.
La nascita di Fabio è stata anticipata per sofferenza fetale. Nato di 1kg 650gr. faticava a crescere. Ci sono voluti due mesi di incubatrice per poter andare a casa. Purtroppo noi genitori non abbiamo avuto il tempo di gioire per la nascita di un figlio, sono subito arrivate preoccupazioni e dubbi per il timore di non vederlo crescere e la paura del futuro.
Uscita dall’ospedale con questo fagottino mi sono sentita persa, non ho avuto sostegno psicologico e sociale, che invece in questi casi è necessario.
L’infanzia è stata dura, Fabio cresceva poco, mesi e anni di ospedale, c’era sempre qualche problema di salute da affrontare. Quando ha iniziato l ‘asilo, le insegnanti con grande tatto ci dicono che Fabio è un bambino iperattivo che ha bisogno di aiuto e sostegno. Questo è stato un duro colpo da accettare, sia per me che per il papà ma, dopo aver metabolizzato questo consiglio, ci siamo convinti che fosse la cosa giusta da fare per Fabio. Così sono iniziate visite da neuropsichiatra, logopedista ecc.
È arrivata la scuola, Fabio l’ ha sempre frequentata volentieri, ma ahimè sono arrivati anche pesanti atti di bullismo a livello psicologico e fisico, veramente frustranti, per i quali Fabio e noi genitori abbiamo sofferto molto. Man mano che passavano gli anni Fabio cresceva e chiedeva sempre più spesso perché fosse così “DIVERSO”. Francamente non sapevamo cosa rispondere…
Amareggiati dalla situazione e dal suo sconforto abbiamo cercato di fargli capire che è un ragazzo speciale e che è circondato da persone che lo amano così com’è. Ora lui è consapevole di aver “un problema al cervello” – così si esprime lui – e quando è triste e giù di morale lo consoliamo, dicendogli che è una bella persona con la quale si può ridere e scherzare.
Con la scuola media Fabio ha conosciuto l’associazione sportiva MUOVERSI ALLEGRAMENTE, dove ha conosciuto e stretto nuove e VERE amicizie. Fabio dice che lo sport fa bene a tutti, che un Atleta come lui, anche se ha delle difficoltà, le deve superare. Il suo sogno è quello di avere un lavoro per essere sempre più indipendente ed autonomo. Ora è in grado di spostarsi da solo, fare piccoli acquisti, sa stare con gli altri in maniera educata, mantenendo il proprio posto.
In ultimo è arrivata la convocazione per i Giochi Mondiali estivi di Special Olimpics a Berlino. Ad agosto 2022 il sindaco durante il discorso per la festa del patrono della città, annuncia la presenza di alcuni giovani convocati per i Giochi Mondiali. Tra i nomi c’è quello di Fabio Vouk. È stata un’emozione grandissima. Non credeva che avessero scelto proprio lui. Tra la commozione dei presenti è partito un coro di gioia dai ragazzi del suo Team.
Quella paura del futuro, provata al momento della nascita non passerà mai, ma il vederlo così felice ed entusiasta, ci rende orgogliosi tutti i giorni.
Il consiglio che possiamo dare ai genitori che si trovano a dover affrontare le prime difficoltà, le paure…diciamo: abbiate coraggio e forza di accettare, non isolatevi e cercate sempre la casa positiva e fatevi aiutare psicologicamente e fisicamente.
Un caro augurio a tutti i genitori di figli speciali.