Federica Flumeri

Federica è nata il 25 marzo del 1987 a Torino. È una persona solare, la sua disabilità le fa un baffo – raccontano i genitori – dal momento che oggi è sempre serena e piena di vitalità. Ama la musica ed ha sicuramente una passione innata per lo sport dove sfoga la sua esuberanza. Vorrebbe fare gare in continuazione ovviamente per vincere ma accetta sempre senza drammi anche le sconfitte.

 

La scuola

Le difficoltà ci sono e ci sono sempre state ma, come spesso accade, più che dipendere da Federica, sono provenute piuttosto da stereotipi e pregiudizi degli altri, giovani e adulti. Più di una volta Federica è stata presa di mira ma l’episodio che più rammentiamo con dispiacere, è stato quando, in prima elementare, qualche mamma ha espresso la volontà di ritirare il proprio figlio dalla classe per paura che la sua presenza, anzichè essere un’opportunità di arricchimento emotivo e culturale, avrebbe invece creato disagio.
Di rimando chiaramente, Federica è cresciuta provando sulla propria pelle una difficoltà oggettiva nel relazionarsi con gli altri. L’arrivo dello sport in questo senso è stato determinante e rivoluzionario. È proprio in questi anni, durante le vacanze scolastiche, che  Federica si è appassionata allo  sport invernale ed è subito stato più che evidente il suo amore per la montagna, mentre il nuoto è stato il suo primo amore.

 

Special Olympics

Fin da piccola Federica ha mostrato attrazione per l’acqua e la piscina. Siamo entrati in contatto con Special Olympics grazie al Team Pandha Torino. È sicuramente un Movimento che ti coinvolge. Se vuoi vivere lo sport come mezzo per valorizzare le tue capacità ed eventualmente rafforzarle non puoi non pensare a Special Olympics! Ciò che lo rende particolare è senz’altro lo sport unificato: È per l’Atleta con disabilità un momento fondamentale per migliorare la propria tecnica e fare gruppo. Per l’Atleta senza disabilità rappresenta invece quell’arricchimento accennato prima, culturale ed emotivo.  Per Federica, ne siamo certi, rappresenta una crescita da condividere con gli altri.

 

I Giochi Mondiali a Torino

Per Federica Special Olympics è fondamentale dal momento che è l’unica realtà sportiva, ricca di gioia e di sana competizione, che le permette di uscire dal “guscio familiare” attraverso le trasferte. Ama fare le sue esperienze in autonomia e la partecipazione ai Giochi Mondiali Invernali la farà crescere ancora di più, è un sogno che si realizza.

 

La riflessione

Saremmo davvero felici se Special Olympics fosse più conosciuto in Italia, merita davvero tanta visibilità come pure le famiglie che vivono un caso di disabilità intellettiva meritano di entrare in questo mondo per vivere emozioni forti e, perchè no,  trovare anche sollievo.  La preoccupazione principale per noi genitori riguarda proprio l’autonomia possibile nel “dopo di noi”. Federica, grazie allo sport con Special Olympics, ad ogni medaglia vinta guadagna autostima e consapevolezza delle proprie capacità. Federica ha patito la pandemia ma vederla ai Giochi Nazionali a Entracque perdere una ciaspola, fermarsi calzarla e ripartire è la prova di quanto lo sport Special ti possa venire in soccorso Noi facciamo tutti il tifo per lei!

 

 

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